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Effetto too-much-choice nel neuromarketing: quando troppa scelta diventa un problema per i consumatori

L’effetto too-much-choice è spesso associato al bias cognitivo della “paralisi da analisi”. Nel neuromarketing, questa distorsione cognitiva si riferisce alla tendenza dei consumatori a diventare indecisi e meno propensi ad agire quando si trovano di fronte ad un’eccessiva quantità di informazioni o opzioni tra cui scegliere. 

Ma di cosa si tratta esattamente e come possono le aziende evitarlo?

L’effetto too-much-choice, o “effetto di troppa scelta”, si riferisce alla tendenza dei consumatori a sentirsi sopraffatti e frustrati quando si trovano di fronte a un eccesso di opzioni d’acquisto.

L’effetto too-much-choice può diventare un problema per i brand? 

La risposta è sì, poiché potrebbe portare a sentimenti di insoddisfazione e rimpianto nei consumatori, influenzando così la loro decisione di acquisto. I consumatori che hanno molte opzioni tra cui scegliere potrebbero sentirsi meno soddisfatti della loro scelta e più inclini a pensare a ciò che avrebbero potuto acquistare diversamente.

Ma come possiamo evitare l’effetto too-much-choice? 

I brand possono adottare diverse soluzioni, come proporre un numero limitato di opzioni d’acquisto, suggerire prodotti correlati o utilizzare una struttura di menu semplice e facile da navigare. In questo modo, i consumatori si sentiranno più sicuri nella loro scelta di acquisto e meno sopraffatti dalle opzioni disponibili.

In sintesi, dobbiamo semplificare il processo di acquisto offrendo un numero ragionevole di opzioni, al fine di aumentare le probabilità di conversione.

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