Con l’evoluzione del marketing digitale, sono emersi due termini che spesso creano confusione: retargeting e remarketing. Entrambi sono strumenti efficaci per coinvolgere nuovamente i clienti, ma è importante capire le loro peculiarità e in che modo possono essere sfruttate in una strategia multicanale.
Iniziamo con una definizione di base per entrambi i termini. Il retargeting è un processo che utilizza la tecnologia dei cookie per seguire i visitatori del tuo sito web e successivamente inviare loro annunci pubblicitari personalizzati attraverso varie piattaforme e siti web. D’altro canto, il remarketing è una strategia più ampia che include il retargeting, ma può anche implicare l’invio di email ai clienti che hanno abbandonato il carrello del tuo ecommerce, ad esempio.
Per far luce su queste differenze, immaginiamo di gestire un negozio online di scarpe. Un visitatore arriva al tuo sito, guarda alcuni modelli, ma poi esce senza fare un acquisto. Qui entrano in gioco il retargeting e il remarketing.
Con il retargeting, inizieresti a mostrare al visitatore annunci mirati delle scarpe che ha visualizzato sul tuo sito. Questo potrebbe avvenire mentre naviga su un social network come Facebook, o su un altro sito web che supporta la pubblicità display. In questo modo, mantieni alta l’attenzione del potenziale cliente sul tuo prodotto, stimolando la sua intenzione di acquisto.
Per contrasto, con il remarketing, invieresti un’email al visitatore che ha abbandonato il carrello, ricordandogli della sua selezione non acquistata e magari offrendo un incentivo, come uno sconto, per completare l’acquisto. Quindi, mentre il retargeting è più focalizzato sulla pubblicità display basata sui cookie, il remarketing abbraccia un insieme più ampio di tattiche per riconquistare i clienti.
Ora, qual è la strategia migliore? La risposta non è così semplice. Entrambe le strategie hanno il loro posto in un piano di marketing multicanale, e la loro efficacia può variare a seconda del contesto.
Il retargeting, ad esempio, può essere estremamente utile per mantenere la consapevolezza del marchio. Se stai cercando di costruire la notorietà del tuo brand, il retargeting può garantire che i tuoi potenziali clienti continuino a vedere il tuo marchio e i tuoi prodotti mentre navigano sul web. Questo può aiutare a mantenere il tuo brand fresco nella mente del consumatore, aumentando la probabilità che ritorni al tuo sito per fare un acquisto.
Al contrario, il remarketing può essere molto efficace per le conversioni dirette. Un cliente che ha aggiunto un prodotto al carrello ma poi ha abbandonato il sito è un lead caldo; è già interessato al tuo prodotto e potrebbe solo aver bisogno di un piccolo incentivo per completare l’acquisto. Una email di remarketing può fornire quel piccolo stimolo, come uno sconto o la spedizione gratuita, che convince il cliente a completare l’acquisto.
Oltre alle differenze strategiche, è importante considerare anche le differenze tecniche tra retargeting e remarketing. Il retargeting, come abbiamo detto, si basa sui cookie. Questo significa che potrebbe non funzionare altrettanto efficacemente su dispositivi o browser che bloccano i cookie. Inoltre, le normative sulla privacy possono limitare l’uso dei cookie in alcuni mercati, rendendo il retargeting meno efficace.
Il remarketing, invece, può essere realizzato attraverso diversi canali. Se il retargeting display non è un’opzione, potresti essere in grado di utilizzare il remarketing via email o tramite notifiche push su un’app mobile. Questa flessibilità può rendere il remarketing una scelta più versatile per alcune aziende.
In conclusione, sia il retargeting che il remarketing sono strumenti potenti per coinvolgere nuovamente i clienti e stimolare le conversioni. Nonostante le differenze, non si tratta di scegliere uno a scapito dell’altro. Piuttosto, la chiave del successo sta nell’integrare queste due strategie in modo complementare all’interno del tuo piano di marketing multicanale.
Se volessimo sintetizzare allo stremo i due concetti potresti considerare che:
- retargeting = non conosco personalmente l’utente, ma lo inseguo con annunci pubblicitari su social e siti
- remarketing = conosco l’utente e lo inseguo con notifiche via email e push
Analizzando attentamente il comportamento dei tuoi utenti, sarai in grado di determinare in quale fase del funnel di conversione ciascuno strumento è più efficace e di modulare la tua strategia di conseguenza. Ad esempio, potresti utilizzare il retargeting per mantenere alta la consapevolezza del tuo brand dopo la prima visita di un cliente, e poi il remarketing per invogliare il cliente a completare un acquisto che ha lasciato in sospeso.
In definitiva, la comprensione delle differenze tra retargeting e remarketing ti permetterà di utilizzare entrambi gli strumenti in modo più efficace, massimizzando l’impatto della tua strategia di marketing multicanale. Ricorda, la chiave del successo nel marketing digitale non è scegliere tra uno strumento e l’altro, ma sapere come utilizzare ogni strumento nel modo giusto al momento giusto.