Il neuromarketing combina le conoscenze della psicologia, delle neuroscienze e del marketing per comprendere e influenzare il comportamento dei consumatori. Uno degli aspetti chiave di questa disciplina è lo studio dei bias cognitivi, ovvero distorsioni sistematiche del pensiero che possono influenzare il processo decisionale e la percezione delle persone.
Uno di questi bias è l’effetto Zeigarnik, un fenomeno psicologico che suggerisce che le persone tendono a ricordare meglio le attività interrotte o incomplete rispetto a quelle completate.
Ora esploreremo come questo effetto può essere sfruttato nel campo del marketing e del branding per migliorare l’efficacia delle strategie promozionali.
Intanto, possiamo dire che l’effetto Zeigarnik ha quasi 100 anni, in quanto è stato scoperto dalla psicologa sovietica Bluma Zeigarnik nel 1927 e prende di fatto il suo nome. Questo fenomeno psicologico si basa sull’idea che il nostro cervello tende a dare priorità alle informazioni incomplete o interrotte, mantenendole attive nella memoria fino a quando non sono state completate o risolte.
Nel nostro contesto, il neuromarketing, questo effetto può essere utilizzato per influenzare il comportamento dei consumatori e aumentare la memorabilità del messaggio di marketing. Attraverso la comprensione delle distorsioni cognitive come l’effetto Zeigarnik, possiamo sviluppare strategie più efficaci per attirare l’attenzione dei consumatori e creare una connessione emotiva con il nostro brand.
Campagne pubblicitarie con storie incomplete
Una delle principali applicazioni dell’effetto Zeigarnik nel marketing e nel branding è l’uso di campagne pubblicitarie che presentano storie incomplete o trame in sospeso. Questo approccio stimola la curiosità del pubblico, rendendoli più inclini a prestare attenzione e a ricordare il messaggio di marketing. Inoltre, il desiderio di completare l’informazione incompleta può portare i consumatori a cercare ulteriori informazioni sul brand o sul prodotto, aumentando così l’engagement e la fedeltà al marchio.
Gamification
Un altro modo in cui l’effetto Zeigarnik può essere sfruttato nel marketing e nel branding è attraverso la gamification, ovvero l’uso di elementi di gioco nelle attività promozionali. Offrire ai consumatori sfide incomplete o livelli da sbloccare può aumentare la loro motivazione a interagire con il prodotto o servizio e a completare le attività proposte. Questo approccio può anche aiutare a creare un senso di appartenenza e di identificazione con il brand, rafforzando ulteriormente il legame emotivo tra il consumatore e il marchio.
Contenuti serializzati
L’effetto Zeigarnik può essere applicato anche nella creazione di contenuti serializzati, come blog, podcast o video. Pubblicare contenuti in episodi o parti successive mantiene il pubblico impegnato e desideroso di scoprire cosa succederà dopo. Questo può portare a una maggiore fedeltà dei consumatori e a una migliore retention, poiché le persone continueranno a seguire il brand per completare la storia o per ricevere le informazioni mancanti.
Email marketing e call-to-action
Utilizzare l’effetto Zeigarnik nelle campagne di email marketing può migliorare l’apertura delle email e l’interazione con le call-to-action. Ad esempio, inviare email con oggetti che suggeriscano informazioni incomplete o promesse non ancora rivelate può stimolare la curiosità dei destinatari e aumentare la probabilità che aprano l’email. Una volta aperta, la presentazione di una call-to-action che richiede un’azione per completare un’attività o scoprire un’informazione può aumentare il tasso di conversione.
Promozioni a tempo limitato
L’effetto Zeigarnik può essere sfruttato anche nelle promozioni a tempo limitato. Creare un senso di urgenza attraverso offerte speciali, sconti o bonus che scadono dopo un certo periodo può spingere i consumatori a prendere decisioni più rapidamente per evitare di “perdere” l’opportunità. Il desiderio di completare l’azione prima della scadenza del tempo può portare a un aumento delle vendite e del coinvolgimento del cliente.
Questi, sono solo alcuni spunti di applicazione concreta del bias cognitivo Zeigarnik, che sicuramente se applicati in modo impeccabile ci potrà aiutare a creare quel legame emotivo che cerchiamo in ogni occasione con i nostri consumatori.