Il neuromarketing, disciplina che fonde le neuroscienze con il marketing, sta rivoluzionando l’approccio delle aziende al coinvolgimento dei consumatori, offrendo intuizioni basate sull’analisi dei processi cognitivi e delle risposte emotive. Una delle tecniche più utilizzate è il principio del contrasto, un bias cognitivo che sfrutta la nostra tendenza a percepire le differenze in modo accentuato quando due elementi vengono presentati insieme. Questa distorsione cognitiva può essere utilizzata strategicamente per influenzare le decisioni di acquisto e favorire un positivo posizionamento del brand.
Caso di studio: Il Principio del Contrasto nella strategia di branding di Barilla
Come esempio pratico, prendiamo in considerazione Barilla che sfrutta il principio del contrasto nel posizionamento del suo prodotto premium, “BARILLA AL BRONZO”. Questa linea di pasta è presentata come superiore rispetto alla pasta tradizionale, non solo per la qualità degli ingredienti, ma soprattutto in quanto ricrea la lavorazione grezza, attingendo dal metodo tradizionale della trafilatura al bronzo: l’impasto viene estruso attraverso trafile al bronzo con inserti arricchiti di microincisioni che conferiscono alla pasta una ruvidità intensa. L’uso strategico del principio del contrasto aiuta Barilla a creare una distinzione chiara nella mente dei consumatori, rafforzando l’immagine del brand come leader nel settore della pasta.
Analisi neuromarketing del Principio del Contrasto: come funziona
Il nostro cervello è predisposto a percepire e valutare le differenze. Quando ci imbattiamo in due prodotti o servizi, il nostro cervello automaticamente li confronta e sottolinea le differenze. Questo è ciò che accade quando Barilla presenta la sua pasta premium: il contrasto tra il prodotto standard e quello premium è evidente e attraente per il consumatore, il quale percepisce il prodotto premium come superiore e quindi più desiderabile.
“La mente umana vede e ricorda il contrasto, non la mediazione.” – Robert Cialdini, esperto di persuasione e autore di “Influence: The Psychology of Persuasion”
L’applicazione del Principio del Contrasto nella strategia di branding
Sfruttare il principio del contrasto nella strategia di branding non significa solo creare un prodotto premium. Può anche significare creare una campagna di marketing che metta in contrasto il tuo brand rispetto ai concorrenti o che evidenzi le differenze tra le varie linee di prodotti. L’obiettivo è di rendere il tuo brand o il tuo prodotto distintivo, valorizzando quello che lo rende unico e speciale.
Considera, ad esempio, l’approccio di Ferrero con Nutella. Nutella è presentato come un prodotto di qualità, fatto con ingredienti selezionati, che offre una colazione nutriente e piacevole. Questo messaggio viene poi messo in contrasto con colazioni più tradizionali o banali, sottolineando come Nutella possa trasformare un semplice momento quotidiano in un’esperienza gustosa e felice.
Inoltre, il branding di Nutella si concentra sulla contrapposizione tra la frenesia del mondo moderno e l’intimità dei momenti familiari. Attraverso questo contrasto, Nutella riesce a posizionarsi come un brand che valorizza i legami affettivi e la qualità del tempo trascorso insieme.
Il valore aggiunto del neuromarketing e del Principio del Contrasto
Il neuromarketing offre la possibilità di comprendere meglio il funzionamento della mente dei consumatori, permettendo alle aziende di affinare le loro strategie di marketing e branding. Il principio del contrasto, in particolare, si è dimostrato efficace nel creare un’immagine di marca distintiva e memorabile.
Tuttavia, è importante ricordare che il successo di una strategia di branding non dipende solo dall’uso di tecniche di neuromarketing come il principio del contrasto. È fondamentale che queste tecniche siano integrate in una strategia più ampia che tenga conto di tutti gli aspetti del branding, dalla coerenza del messaggio alla qualità del prodotto.
Neuromarketing e Principio del Contrasto come leve di successo
Il principio del contrasto può diventare un potente strumento nelle mani di un marketing manager che comprende il suo valore e sa come implementarlo correttamente. Quando utilizzato strategicamente, può aiutare a differenziare un brand, a creare un posizionamento distintivo e a influenzare positivamente le decisioni dei consumatori. Le aziende italiane come Barilla e Ferrero sono esempi di come l’uso efficace del neuromarketing e del principio del contrasto possano rafforzare il brand e incrementare la fidelizzazione dei clienti.