Per la serie di incontri sul Branding oggi siamo con Anna Greco, Economista della Regione Emilia-Romagna. Approfittiamo di questa opportunità per conoscere il suo punto di vista sul tema del Branding Territoriale.
Benvenuta Anna e grazie per essere qui con noi. Durante questa chiacchierata ti faremo come da format 5 domande per conoscere le tue idee in materia.
Partiamo!
Quali sono le sfide più importanti che la Regione Emilia-Romagna affronta nella promozione del proprio Brand?
La Regione Emilia-Romagna dalla sua istituzione come ente amministrativo e quindi dal 1970, ha sviluppato e portato avanti significative politiche innovative, molto spesso prese ad esempio a livello nazionale. Il Brand di Regione bene amministrata, capace di tenere assieme coesione sociale, sviluppo economico e tutela ambientale, è tutt’oggi valido e ben percepito nella popolazione, anche a livello nazionale.
Le sfide di oggi sono ovviamente diverse, la società e l’economia si sono fortemente trasformate, ed impegnano in maniera significativa le amministrazioni. La dinamicità istituzionale economica e sociale, la capacità di “far da sé e fare assieme” sono sempre punti di forza imprescindibili per la promozione del Brand distintivo dell’Emilia Romagna
Come si muove il Brand Emilia-Romagna per attrarre investimenti sul proprio territorio?
L’Emilia-Romagna da sempre punta sull’innovazione e sul futuro: politiche che hanno portato ad esempio a far sì che uno dei progetti più rilevanti a livello mondiale sui Big Data, sia stato realizzato a Bologna.
Il SuperComputer Leonardo, in grado di effettuare miliardi di operazioni al secondo, è il quarto supercomputer più potente al mondo. Il progetto è stato realizzato attraverso il recupero e la rigenerazione urbana di una rilevante area dismessa, la Ex Manifattura Tabacchi, con lo sviluppo su questo progetto di sinergie con l’Università, il CINECA, consorzio interuniversitario cui aderiscono 69 università italiane, 2 Ministeri e 27 Istituzioni pubbliche nazionali.
Questi sono veri e propri meta-progetti, pietre angolari e chiavi di volta trasversali per sviluppare tutti i più importanti settori e attività. La Regione si è inoltre dotata di una legge che agevola con incentivi l’attrattività di iniziative imprenditoriali e di recente è stata approvata anche una legge per attrarre e/o riportare talenti e cervelli. In sostanza si guarda al futuro. Non si è mai ricercata la competitività sui costi ma sulle innovazioni.
L’Emilia-Romagna è conosciuta per la sua cultura enogastronomica, pensiamo solo alla pasta, al Prosciutto di Parma, al Parmigiano Reggiano e al Lambrusco per citarne alcuni. La mia domanda è: L’Emilia-Romagna ha contribuito a tutto questo con la sua Food Valley?
Il Brand Food Valley è il risultato dell’intreccio sinergico e coordinato di politiche volte alla qualificazione della agricoltura, dell’industria della trasformazione, dell’ambiente e del paesaggio e delle strategie commerciali volte, con il supporto delle azioni poste in essere dalla Regione, a promuovere il “buon cibo”, legato ai territori e alle tradizioni enogastronomiche.
La buona tavola emiliano-romagnola si è plasmata assieme all’immagine della regione paciosa, accogliente, attenta al lavoro e all’impegno come allo svago e alla cura del proprio tempo libero. Molto di ciò che va a costituire un brand dipende dalla percezione profonda di aspetti immateriali, di evocazioni che entrano dentro ad un immaginario che mai come in Emilia Romagna si traduce sempre in qualcosa di cui trovi poi riscontro concreto.
Se invece parliamo di patrimonio storico culturale? Qual è la strategia di marketing territoriale?
Il versante della valorizzazione del patrimonio storico culturale è un aspetto importante che merita di essere maggiormente approfondito e sostenuto in un’ottica anche qui di integrazione sinergica con il paesaggio, la storia e l’ambiente emiliano-romagnolo. Le strategie debbono essere una messa in rete di peculiarità e legami anche territoriali che possono determinare ambiti di comune promozione.
L’Appenino, la Costa, la Pianura pur avendo specificità anche in termini promozionali e di strategie, compongono assieme quell‘unicum inscindibile dell’Emilia Romagna. Il tutto insomma, secondo la nota accezione, è molto più di una somma delle parti e credo che ciò sia dovuto molto al brand Emilia-Romagna, così come ho cercato di descrivere in precedenza. Nessuna delle tre parti citate ha la forza di quella che fuoriesce se viste sotto il “cappello” unico di Emilia-Romagna.
La Regione Emilia-Romagna è a tutti gli effetti un Brand di successo, ma sul territorio nazionale abbiamo competitor?
Nel panorama nazionale veri e propri competitor come Brand mi pare non ci siano: La Regione Emilia Romagna sta tuttora mostrando una grande capacità reattiva, basti pensare alle recenti difficoltà generata dalla pandemia prima e guerra poi: diciamo che finché resterà un legame ideale forte fra ciò che l’Emilia Romagna rappresenta e la sua evoluzione nel tempo, si manterrà forte il Brand di territorio laborioso, forte, solidale, innovativo e aperto al mondo. Elementi che costituiscono l’ossatura del brand Emilia Romagna, che è sì un insieme di individui ma allo stesso tempo è comunità.
L’intervista con Anna si conclude qui e lo ringraziamo per aver condiviso il suo punto di vista. Credo che questi contenuti possano contribuire ad una maggior consapevolezza su questo tema.
Qui vi lascio i suoi riferimenti e vi invito a scoprire altre interviste e chiacchierate sul Branding.
Alla Grande!
Anna Greco
Economista Regione Emilia-Romagna
linkedin.com/in/anna-greco