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“Yes We Can” vs “Make America Great Again”: un’analisi comparativa delle campagne di comunicazione

L’arte della comunicazione politica è una disciplina che richiede una comprensione accurata del contesto sociale e culturale in cui si opera. Due campagne politiche che hanno segnato la storia recente degli Stati Uniti sono state “Yes We Can” di Barack Obama e “Make America Great Again” di Donald Trump. Nonostante condividano l’obiettivo di persuadere gli elettori, le strategie di marketing e le tecniche di comunicazione utilizzate in queste campagne differiscono notevolmente. In questo articolo, esploreremo queste differenze attraverso una lente di marketing e branding.

Iniziamo con “Yes We Can”, lo slogan che ha caratterizzato la campagna elettorale di Barack Obama nel 2008. Questa frase rappresenta un messaggio di speranza e cambiamento. “Yes We Can” è un’appello alla collaborazione e alla comunità, una promessa di un’America unita in grado di superare le sfide. Questo messaggio positivo e propositivo ha risuonato con molte persone, specialmente tra i giovani e le comunità di colore.

Dal punto di vista del marketing, “Yes We Can” è un esempio eccellente di branding emotivo. Il suo scopo era quello di creare un legame emotivo con gli elettori, basato su valori come l’unità, la speranza e il cambiamento. Il branding visivo di questa campagna, con i suoi colori vivaci e i ritratti iconici di Obama, ha rinforzato questi messaggi. Inoltre, l’uso innovativo dei social media ha permesso a Obama di raggiungere un vasto pubblico, particolarmente attivo online, e di coinvolgerlo in modo interattivo.

Passiamo ora a “Make America Great Again”, lo slogan di Donald Trump durante la sua campagna presidenziale del 2016. Questa frase è un richiamo alla nostalgia e al nazionalismo. Essa sottintende che l’America è in declino e che Trump è l’uomo capace di riportarla alla grandezza. Il messaggio è diretto a un pubblico specifico: gli americani che si sentono trascurati o insoddisfatti dell’andamento del paese.

Dal punto di vista del marketing, “Make America Great Again” è un esempio di posizionamento strategico. Trump ha identificato un segmento di mercato insoddisfatto (gli americani che si sentivano trascurati dal sistema politico) e ha costruito il suo brand intorno a loro. Il cappellino rosso con lo slogan è diventato un simbolo riconoscibile della campagna, un esempio di branding visivo efficace. Anche Trump ha utilizzato i social media, in particolare Twitter, come un potente strumento di comunicazione diretta con i suoi sostenitori.

In conclusione, “Yes We Can” e “Make America Great Again” rappresentano due approcci molto diversi alla comunicazione politica. Mentre “Yes We Can” scommetteva sull’ottimismo e sulla speranza per il futuro, “Make America Great Again” giocava sulla nostalgia e sull’insoddisfazione per il presente. Entrambe le campagne, tuttavia, hanno dimostrato l’importanza di una comunicazione efficace e di un branding coerente per connettere con gli elettori e persuaderli. Sebbene le loro strategie e tecniche siano diverse, entrambe sono esempi di marketing politico di successo.

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