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Il fascino e la profondità della Brand Vision: una conversazione sul futuro dei marchi

Ah, il futuro! Quella immensa frontiera ancora inesplorata, costellata di infinite possibilità, sfide ed opportunità. Quando si parla di marchi e di aziende, tuttavia, la proiezione verso il domani assume contorni ben definiti. Entra in gioco, infatti, la “brand vision“.

La Brand Vision: cos’è e perché è così cruciale

La brand vision non è semplicemente un bel slogan da mettere sul sito o un’idea astratta che fluttua nell’aria. Essa è il cuore pulsante, l’anima, di un marchio. Pensiamoci un attimo: qual è il motivo per cui alcune aziende riescono a prosperare, adattarsi e crescere nel corso degli anni, mentre altre si perdono lungo la strada? Spesso, la risposta risiede nella chiarezza e nella forza della loro visione.

Guarda il caso di Barilla. Sul loro sito si legge: “Aiutiamo le persone a vivere meglio, portando ogni giorno nella loro vita il benessere e la gioia del mangiar bene”. Non si tratta solo di vendere pasta o sugo, si tratta di un impegno per migliorare la vita delle persone attraverso la qualità e l’esperienza del cibo.

Immaginare il futuro: da dove nascono le idee?

La visione di un brand è strettamente legata alla capacità di proiettarsi avanti, di sognare e di immaginare ciò che potrebbe essere. Non è tanto una questione di prevedere esattamente cosa accadrà, quanto di creare un’immagine ideale, un’aspirazione.

Prendiamo, ad esempio, il film “2001: Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick. Nel 1968, quando il film venne prodotto, il concetto di tablet PC era letteralmente fantascienza. Eppure, Kubrick ha immaginato un futuro in cui un dispositivo del genere potesse esistere. Non stava predizzione il futuro, stava creando una visione di esso.

Il legame tra visione e innovazione

Se fermiamo il tempo e torniamo indietro, troviamo innumerevoli esempi di come visioni audaci abbiano portato a innovazioni incredibili. Spesso, è la capacità di sognare, di guardare oltre l’ovvio e di sfidare lo status quo che porta a cambiamenti rivoluzionari.

Questo ci porta alla famosa disputa tra Apple e Samsung riguardo all’iPad. La nozione di “visione” è stata al centro di questo contenzioso. Apple sosteneva che l’idea dell’iPad fosse stata concepita da loro per prima. Ma qui arriva la parte interessante: chi può veramente reclamare la “proprietà” di un’idea? Kubrick, Apple o Samsung? E quanto è influente la rappresentazione di un’idea in un film o in un concept sul suo sviluppo effettivo nel mondo reale?

La visione come faro nel futuro

Mentre ci immergiamo in questi dibattiti stimolanti e guardiamo alle infinite possibilità del domani, una cosa è certa: la brand vision non è un mero esercizio di marketing. È la bussola che guida un’azienda, che la aiuta a navigare attraverso mari tempestosi e a mantenere il corso verso la sua destinazione ideale.

Quindi, la prossima volta che sentite parlare di “brand vision”, spero che pensiate non solo ai prodotti o ai servizi, ma anche alle aspirazioni, ai sogni e alle infinite possibilità che essa rappresenta. Perché, come ha detto qualcuno: “Se puoi sognarlo, puoi farlo”. E le aziende con una visione chiara sono quelle che trasformano i sogni in realtà.